Il colore dei denti dipende da diversi fattori tra cui l’età, la dieta e lo stile di vita, che influiscono sia sulle macchie intrinseche (dovute per esempio all’uso di tetraciclina nei bambini o a difetti di sviluppo dei denti), sia sulle macchie estrinseche (fumo, alimenti, o bevande come thé e caffè). I metodi per sbiancare i denti si possono dividere sostanzialmente in tre gruppi:
- quelli reperibili nei negozi specializzati o in farmacia, senza bisogno di prescrizione medica e per uso domestico;
- quelli disponibili presso gli studi dentistici, che vengono utilizzati a casa con i prodotti e la supervisione del dentista;
- e quelli infine usati con applicazioni intensive nello studio dentistico.
I metodi sbiancanti devono essere adottati con l’aiuto e la supervisione dell’igienista e del dentista per evitare ogni tipo di inconveniente o problema. Essi ci consiglieranno il più adatto e ci seguiranno nelle applicazioni iniziali e nell‘ eventuale „mantenimento“. Il migliore risultato si ottiene in genere con il secondo metodo perché abbina il controllo del professionista, la gestione della sensibilità dentale e la possibilità di spingersi a livelli di sbiancamento molto forti senza significativo aggravio dei costi. Tra i prodotti più comuni vi sono dentifrici, gel, gomme da masticare, ma il risultato più efficace è sicuramente quello ottenuto con l’uso di specifici gel e apposite mascherine costruite su misura sulla propria bocca.
Grazie alle impronte della bocca il dentista è in grado di costruire due mascherine in polimero trasparente che calzano perfettamente sulle arcate e che funzionano da contenitori per gel a differenti concentrazioni di perossido di idrogeno; indossando le mascherine con il gel per un tempo variabile (da 30 minuti a 2 o 3 ore per giorno) si agisce sui denti sbiancandoli gradualmente, agendo in profondità ma delicatamente, grazie a formule che sviluppano ossigeno schiarendo il dente ed eliminando anche le macchie più profonde, con una certa facilità e senza dolore.