Gli interventi che eseguiamo spaziano in tutti i campi della chirurgia.
Estrazioni di denti del giudizio complessi, di denti inclusi, di cisti, rimozioni di tessuti patologici, frenulectomie superiori ed inferiori, allungamenti di fornice per stabilizzare protesi instabili, etc.
Altri interventi chirurgici vengono effettuati nel campo dell’endodonzia (apicectomie), dell’implantologia (innesti ossei, rialzi del seno mascellare), della parodontologia ( lemi di chirurgia resettiva per rimodellare l’osso, innesti liberi e di chirurgia muco gengivale per correggere l’estetica o la ipersensibilità delle radici), della conservativa (allungamento di corona per curare carie profonde) etc.
Di gran lunga l’intervento più frequente è quello dell’estrazione dei denti del giudizio inclusi.
I denti del giudizio inclusi possono essere estratti attraverso interventi in anestesia locale senza gravi disagi per il paziente. Altri denti inclusi, ad esempio canini, possono essere riportati nella loro corretta posizione attraverso un semplice intervento di scopertura di una parte del dente e un successivo trattamento ortodontico. Riteniamo sbagliato ricorrere all’anestesia generale per l’estrazione dei denti del giudizio, salvo casi di pazienti fobici o con handicap. I tutti gli altri casi riusciamo a metter il paziente a suo agio e a fargli passare l’ansia che a volte prova. Se devono essere estratti tutti e quattro i denti del giudizio spesso lo si fa in due volte per ridurre il disagio al paziente: si estraggono i due denti di un lato in una prima seduta e gli altri due dell’altro lato in una seconda. Poiché l’estrazione del dente del giudizio superiore è in genere piuttosto veloce si dedica un po‘ più di tempo a quello inferiore.
I denti inferiori spesso sono più impegnativi e meritano la dovuta cura ed attenzione. Possiamo dire con soddisfazione, tuttavia, che il protocollo che utilizziamo riduce al minimo le complicanze ed i disagi. Le istruzioni, anche scritte, che diamo al paziente sono tali da accompagnarlo adeguatamente attraverso la fase di guarigione. La nostra costante presenza anche durante sabati, domeniche, festività e ferie fa sì che egli si senta sempre seguito e possa ricevere rapidamente una risposta ai suoi dubbi e domande.
Fa male estrarre un dente?
Assolutamente no. Sia durante la fase del trattamento, sia durante la guarigione il paziente riceve una dose di anestesia sufficiente a togliere qualunque sensibilità e poi dei farmaci adeguati al controllo del dolore successivamente. Siamo confortati dal fatto che spesso il paziente chi dice che non si è nemmeno accorto del momento in cui il dente è stato estratto.
Se c’è un’infezione si può fare un’estrazione?
Ci sono casi in cui un dente ha sviluppato un’infezione acuta che è meglio curare prima dell’estrazione, tenendo a bada il dolore con antidolorifici mentre l’antibiotico elimina l’infezione. Ma qualche volta, sotto copertura antibiotica, può essere meglio estrarre il dente subito. In casi di infezione cronica va valutata la situazione e, con adeguata attenzione durante la fase di anestesia, il dente può essere messo completamente „a dormire“ e poi estratto.
E‘ opportuno estrarre il dente del giudizio?
Va fatto un bilancio dei fattori pro e contro il trattamento. Citiamo alcuni fattori pro estrazione: dente senza antagonista (non serve a masticare), dente impossibile da pulire (si carierebbe e sarebbe da togliere in condizioni più difficili), dente con tasca parodontale anteriore (mettere assolutamente sotto controllo i problemi parodontali per salvare il dente davanti, molto più importante del dente del giudizio), dente con carie profonda (non devitalizzabile e destinato a cariarsi di più), necessità del paziente di avere una situazione priva di sorprese.
Tra i fattori contro l’estrazione: insufficiente apertura della bocca, desiderio contrario del paziente.
Quando vi sono problemi di articolazione della mandibola non sono facilmente prevedibili gli effetti dell’estrazione. In ogni caso ben difficilmente oggi si considera di qualche utilità il dente del giudizio per fare un ponticello con altri denti anteriori: l’implantologia oggi ha risolto brillantemente il problema. Un criterio guida comunque resta fondamentale: è in grado il paziente di tenere ben pulito il dente del giudizio (con filo e spazzolino usati costantemente)? Se la risposta è sì l’estrazione forse può anche essere spostata in là nel tempo.